Curiosità

Testimonianze della carriera artistica di Marietta Alboni

I documenti ritrovati sono frutto dell’accurata ricerca, che tutt’ora prosegue, da parte della nostra Associazione Culturale.

Scavando nel web, frugando in biblioteche e mercatini, abbiamo trovato numerose tracce che ripercorrono l’itinerario compiuto da Marietta Alboni, dall’esordio a Bologna (a soli 16 anni), ai successi in tutti i teatri d’Europa, fino al trionfo negli Stati Uniti e il ritorno a Parigi, sua patria adottiva. Notizie del suo passaggio, costituite da foto, dipinti, sculture, articoli, documenti autografi, sono riportate in questa sezione del sito.

Autografo di Marietta Alboni

Un particolare autografo di Marietta Alboni datato 1855

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Uno strano autografo...

Un particolare autografo di Marietta Alboni datato 8 agosto: chissà di quale anno?

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Lettera scritta da Marietta Alboni nel 1846, al maestro Persiani

L’Alboni, conclusa la stagione invernale 1844-45 al Teatro Imperiale di San Pietroburgo, tenne numerosi concerti in vari paesi europei. Nell’agosto del 1846 ricevette la proposta del Maestro Persiani che allora dirigeva il Covent Garden a Londra: un ingaggio di 15.000 franchi per la stagione aprile-giugno 1974 nel Teatro londinese e una tournèe nelle provincie inglesi.
Il compositore Persiani e la moglie, Fanny Tacchinardi, avevano un’ottima opinione di Marietta e si prodigavano affinché debuttasse a Parigi. L’Alboni aveva già ricevuto da Vatel, direttore del Teatro degli Italiani di Parigi, una proposta – 12.000 franchi per una stagione invernale – che l’aveva delusa, per la modestia del compenso, e nella lettera a Persiani dice di essere rimasta “guastata” da questa proposta. Del resto, nel dicembre 1847, Vatel le offrirà un ingaggio mensile di 12.000 franchi. Nell’autunno 1846 Marietta rientra in Italia e il 15 novembre tiene un concerto benefico nel Teatro Bonci di Cesena inaugurato il 15 agosto dello stesso anno. Nel dicembre 1846 Marietta scrisse la lettera qui pubblicata e debuttò il 9 ottobre 1847 al Teatro dell’Opera di Parigi con un cachet di 3.000 franchi a serata. Non aveva ancora compiuto 21 anni, e questo la dice lunga sul suo carattere e sulla consapevolezza di essere una “Star” di statura internazionale.
Non si trattiene, tuttavia, dal raccomandare un suonatore di Corno suo amico al Maestro Persiani.

Leggi la traduzione della lettera

“Stimatissimo Sig.or Maestro,
le due lettere che lei dice di vermi scritte non le ricevetti perciò la prego di non essere in collera per il mio silenzio.
Sono felice che lei e la sua Sig.ra vogliano interessarsi indi farmi conoscere Parigi ma certamente non potrà essere col mezzo del Teatro Italiano qualora il Sig. Vatel non vuole dare che 12 mila franchi.
Devo confessare che sono stata guastata dagli altri pubblici mentre io calcolo il guadagno della stessa somma dove io voglio in meno di 3 mesi.
È ben vero che mi manca il nome di Parigi, ma pascienza, non posso servirla mandandole il mio ritratto stante che non è affatto somigliante. Mi prendo la libertà di pregarlo, se al caso avesse bisogno, un suonatore di Corno per l’orchestra di Londra di voler avere in considerazione Giovanni Rolli ex Primo Corno dell’ex Casino Paganini in Parigi, ora domiciliato in Verona, se lei potesse scritturarlo io gli sarei molto riconoscente.
Le faccio tanti complimenti a lei come alla Si.a Fanny e ho l’onore di dirmi.”

Venezia 10 ottobre 1846

Disegno per rivista

Correva l’anno 1849 a Parigi e l’artista francese Henri De Montaut fece questo disegno per un giornale dell’epoca.
Rappresenta un “Incontro conviviale” la cui copia in originale è conservata presso l’archivio dell’Associazione Culturale “Marietta Alboni” di Cesena.

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Cartolina raffigurante Marietta Alboni

Immagine di una cartolina raffigurante busto Marietta Alboni esposto in un paese vicino a Parigi.

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Delphine Gay

Era una scrittrice francese, moglie del giornalista Emile de Girardin. Di lei si ricorda la battuta divenuta celebre che pronunciò nel 1847 la prima volta che ascoltò la Alboni: “È un elefante che ha ingoiato un usignolo“.

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Antiche cartoline illustrate

Da oltre 120 anni Marietta Alboni è ricordata nella toponomastica di Parigi.
In Rue de l’Alboni furono girate scene esterne del film “Ultimo tango a Parigi”.

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La Palomba

Racconta una antica leggenda cubana che una coppia di giovani sposi francesi aveva costruito all’Havana la casa dove poi abitare.
Purtroppo il loro sogno d’amore si infranse, lui perì in mare e lei ne morì per il dolore…

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Narra questa leggenda che dopo poco una coppia di colombi bianchi iniziò ad abitare la casa sovente mostrandosi ai passanti.
In queste “palome” la gente vedeva la giovane coppia di sposi.
Tra le tante versioni italiane della canzone ecco questo “foglio volante“ del 1890 che suonatori di strada distribuivano in mercati e sagre anche del Piemonte.

Ritratto di Maria Anna Marzia Alboni

Dipinto – olio su tela
Legno intagliato – legno dorato
Altezza: 54 cm larghezza: 45 cm
Sec. XIX sec. XIX (1840/1860)
Fonte: Catalogo beni culturali – Faenza (Emilia Romagna)

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Porzione di tela ovale entro cornice in legno intagliato e dorato con cimasa a giorno. La pellicola pittorica è segnata da piccole crettature ad andamento reticolare. Su fondo dai toni bruni rischiarati al centro, campeggia una figura di giovane donna a mezzo busto, frontale. I capelli castani le incorniciano il viso e l’abito da sera, scollato, le evidenzia le spalle nude. Un pizzo bianco sottilissimo emerge dallo scollo e sul davanti l’abito è impreziosito da una spilla gioiello in oro giallo. Il ritratto la raffigura ancora giovane, ma l’abbigliamento elegante e ricercato, invita a pensare che sia stato dipinto nel momento di già decretato successo della cantante, intorno cioè alla metà degli anni ’50, allorquando Marietta era poco più che trentenne. L’inserzione dell’immagine entro un ovato, potrebbe indicare la destinazione privata del dipinto. L’assenza di sfondo, ridotto ad uno schermo neutro, concentra l’attenzione sulla luminosa figura, resa con un sapiente tratto disegnativo e un uso consapevole del colore, negli accurati lineamenti del viso e nel roseo colore di incarnato. La pennellata sicura, è fluida e compatta. L’opera, di elevato valore pittorico, si presenta complessivamente in buono stato di conservazione. Per la cornice, si veda la scheda relativa con numero di inventario 015.

Nota autografata dell'Alboni sull'arte di Rossini

Manoscritto dell’Alboni datato 1881, 13 anni dopo la scomparsa del grande compositore Gioacchino Rossini.

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Il testo in francese recita:
“L’Arte del canto se ne va e ritornerà soltanto con l’unica autentica Musica dell’avvenire: Quella di Rossini.
Parigi, 8 febbraio 1881”.

Autografo di Marietta Alboni

Un autografo di Marietta Alboni preceduto dalla frase “Viva la gloria”.

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Da poche settimane si era esibita accompagnata al pianoforte da Chopin, ed in particolare la sera del 22 settembre 1848 tenne un concerto, la cosiddetta beneficiata, il cui incasso andava interamente a lei.
Fu un grande successo scrisse un giornale locale. Marietta Alboni aveva allora solo 22 anni.
A cura di Lelio Burgini

Libretto de "La Cenerentola" di Rossini, autografato!

Libretto della Cenerentola di Gioacchino Rossini.

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Libretto del “La Cenerentola” di Gioacchino Rossini (una delle opere preferite da Marietta Alboni)
autografato da Arnaldo Alboni nel giugno del 1933.
A cura di Lelio Burgini

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