Nascita del premio

Perchè istituire un premio per ricordare Marietta Alboni?

Per fare ri-conoscere la nostra concittadina di adozione che a Cesena ha lasciato più di una traccia, assegnando il Premio Alboni a una cantante che si sia particolarmente distinta nel repertorio caro a Marietta Alboni.

Innanzitutto chi era Marietta Alboni: era un contralto vissuto nell’800 che pur essendo nata a Città di Castello in Umbria, passò infanzia e adolescenza a Cesena, dove mosse i primi passi della sua sfolgorante carriera artistica.

Avviata al canto lirico dal Maestro di Cappella, Antonio Bagioli, fu inviata, grazie a una sottoscrizione fra i suoi concittadini cesenati, alla scuola di canto di Rossini di Bologna, del quale diventò in breve l’allieva prediletta.

Dotata di una voce straordinaria, ben presto conquistò i teatri di tutto il mondo e, soprattutto in America, ebbe un successo eccezionale. Fu esaltata in una poesia dal più grande poeta statunitense, Walt Whitman che la definì astro lucente, Venere contralto, sorella agli dei.
Di lei si dice che fu la prima interprete della Paloma, la canzone tutt’ora più ascoltata al mondo scritta da Sebastian Yradier.
Passò la maggior parte della propria vita a Parigi dove le intitolarono una via e una piazza a ridosso della Tour Eiffel: tutt’ora è ricordata a Parigi con l’intitolazione di un Conservatorio Musicale e una sezione a lei dedicata del Museo Carnavalet. Nel suo testamento c’era il lascito di una casa di 21 stanze per i bisognosi di Cesena. È sepolta nel Cimitero Monumentale degli Artisti Pére Lachaise.
Dopo anni di silenzio, alla fine del 1900 fu ri-scoperta da un gruppo di appassionati di Cesena, fra cui si ricordano il compianto Prof. Massarelli docente di storia e filosofia nei licei cittadini, Giorgio Foschi, direttore artistico dell’Associazione Amici della Musica “A.Bonci” di Cesena e, soprattutto, Lelio Burgini – ricercatore – che con la costanza di un segugio ne ha seguito le tracce, scoprendo di lei aspetti pressoché sconosciuti al grande pubblico.

Man mano che si procedeva con gli studi su Marietta, traspariva la sua grandezza e ci si domandava per quale motivo fosse sceso l’oblio su un tale personaggio che ha lasciato segni non solo nel tessuto sociale di Cesena, ma anche nella storia della Lirica dal 1842, anno del suo debutto con Rossini, fino al 1894 anno della sua morte.

La domanda è rimasta senza risposta ed è incredibile, visto quanto è emerso dallo studio portato avanti dagli appassionati che, nel febbraio del 2012, hanno fondato un’associazione denominata “Associazione Culturale Marietta Alboni” con l’intento di valorizzare e soprattutto far ri-conoscere la nostra concittadina di adozione che a Cesena ha lasciato più di una traccia. Del sodalizio fanno parte personaggi di primo piano della cultura musicale come l’Architetto Giordano Conti, già sindaco di Cesena, il musicologo Franco Dell’amore autore di vari saggi e collezionista di cimeli musicali, il Prof. Piero Mioli, scrittore, docente al Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna e consigliere dell’ Accademia Filarmonica di Bologna, Mauro Casadei Turroni Monti docente universitario, autore di svariati saggi sulla musica, Pia Zanca, pianista concertista, docente e vicedirettore del Conservatorio Bruno Maderna di Cesena, Bruno Benvenuti, appassionato di musica, presidente dell’Associazione Amici della Musica “Alessandro Bonci” di Cesena attiva e operante dal 1978, e Lelio Burgini, ricercatore di usi, costumi e personaggi romagnoli, che per primo ha intuito chi potesse celarsi dietro al nome di Marietta Alboni. Tutti hanno concordato sulla necessità, per raggiungere lo scopo sociale, di istituire un Premio, giunto alla terza edizione, da conferire ad una cantante che si fosse particolarmente distinta nel repertorio caro a Marietta Alboni. A margine delle attività oggetto dei fini dell’Associazione, nel Giardino Pubblico, a cura dell’Associazione stessa, sono state piantumate alcune rose della varietà Gloire de mousseux, innestate per la prima volta in Francia nel 1852 da un botanico floricoltore di nome Jean Laffay (1795-1878) e ibridate da Philippe-Victor Verdier (1803-1878) che battezzò una splendida rosa ottenuta col nome “Rosa Gloire de Mousseux Madame Alboni” .

Nel Giardino Pubblico, a cura dell’Associazione stessa, sono state piantumate alcune rose della varietà Gloire de mousseux, ibridate da Philippe-Victor Verdier (1803-1878) che battezzò una splendida rosa ottenuta col nome “Rosa Gloire de Mousseux Madame Alboni” .