Cronaca di un felice recupero culturale

Cesena ha più dolci ricordi: in lei è cresciuta, è stata allevata Marietta Alboni è là che essa apprese le prime nozioni di un arte della quale doveva essere una delle glorie.
Camille Saint-Saens

In una sua lettera, scritta nel 1836, un nobile cesenate, il Conte Giovanni Roverella si rallegrava della “bella cantata di Marietta”. Se si riferiva a Marietta Alboni non lo posso dire, ma, era la primavera del 1996 quando dopo la lettura di questa lettera iniziai a scoprire la nostra cantante. Di materiale in rete ve ne era tanto, ma in siti stranieri. A Cesena poi, città che vide Marietta bambina, mai nel tempo la si era ricordata; e pensare che lei si disse sempre cesenate.
Ne parlai con Michele Massarelli, Presidente di “Italia Nostra” e lui coinvolse Giorgio Foschi degli “Amici della Musica”; si decise così di creare un primo evento celebrativo.
Il 15 agosto 1996, erano trascorsi quel giorno 150 anni dalla inaugurazione del nostro Teatro Comunale, ricordò l’anniversario il Corriere Romagna e scrisse che tra i tanti artisti che avevano calcato il palcoscenico Marietta Alboni spiccava. Iniziò così il recupero della memoria della cantante romagnola.
Poi fu un susseguirsi di scoperte e di risultati: traduzione di Michele Massarelli della biografia “Marietta Alboni” scritta dal francese Arthur Pougin nel 1912, contatti proficui con Marcello Marini Direttore di una Corale Alboni a Città di Castello, dove ebbe in natali Marietta, la nascita di un Coro Alboni a Cesena ed un gemellaggio tra i due cori, la messa a dimora di rose “Madame Alboni” nel Pubblico Giardino di Cesena e poi una Piazzetta a lei intitolata ed un Busto che la raffigura.
Venne anche coinvolto in questo recupero il musicologo Piero Mioli insegnante in quel Conservatorio che vide allieva a Bologna la Alboni. Importante anche localmente il contributo del musicologo cesenate Franco Dell’Amore. Ma importanti furono anche i contatti con studiosi stranieri. Tra questi ricordo la regista tedesca Sigrid Faltin che raccontò la storia della canzone più famosa al mondo “La Paloma” di cui la Alboni fu la prima interprete durante la Tournée americana. Poi lo spagnolo Alvàro Fernandes Rodas che ricercò come me l’origine della “La Paloma. Infine, Jhon Slade – artista californiano che declamava nei teatri degli States Walt Whitman – e citava la Alboni nei suoi spettacoli: nella Contea di Los Angeles una strada è intitolata a Marietta Alboni.
Tanti sono coloro che hanno favorito questo recupero culturale e la costituzione di una Associazione Culturale per istituire un Premio Biennale a ricordo del nostro Contralto ne fu il risultato.
Abbiamo fatto ad ora la 3° edizione di questo Premio, sempre sotto la Presidenza di Bruno Benvenuti. Grazie alle tante testimonianze raccolte ne abbiamo fatta di strada da quel 1996! Siamo certi che il nome di Marietta Alboni darà lustro al nostro Paese.

Cesena, maggio 2021
a cura di Lelio Burgini

Il recupero ebbe così ufficialmente inizio.
Scarse erano le notizie sulla cantante nella nostra città, serviva quindi  fare una ricerca d’archivio cercando quei documenti mai considerati prima d’allora.

Inaugurazione del busto di Marietta Alboni il 17/10/2008 con lo scultore Domenico Neri e il Sindaco di Cesena Giordano Conti.
Teatro Comunale “Alessandro Bonci” Cesena
ph. Bruno Benvenuti

Così scoprii, tra l’ altro, che una fotografia che mostrava un bell’angolo del nostro centro storico raffigurava la casa abitata dalla famiglia Alboni.
È questa una immagine molto conosciuta tra i locali cultori di memorie patrie ma il tempo trascorso aveva cancellato questo nesso con la cantante.

Pur conservando nella nostra Cesena qualche documentazione sulla presenza della famiglia Alboni, la ricerca andava fatta anche in altri luoghi.
Città  di Castello, dove la Alboni era nata, Bologna dove Marietta studiò, ma soprattutto all’estero, e non solo in Francia, ma ovunque, dove tenne concerti o giunse notizia della sua arte.
A Città  di Castello c’era  una “Corale lirica Marietta Alboni” a ricordare l’artista lì nata. Presi contatto con il Maestro del Coro  Marcello Marini a cui parlai di questa ricerca iniziata, ebbi per un attimo la sensazione quasi d’aver scippato la loro Marietta, ma sbagliavo.
Anche gli amici tifernati capivano che l’Alboni era nata lì casualmente ma che le sue radici erano romagnole come la sua famiglia.
La sera del  20 dicembre 1997  si tenne nel Teatro Bonci il Concerto in memoria della nostra cantante.
Ero presente tra il pubblico con Michele Massarelli.

Ricordo l’emozione di entrambi  quando la presentatrice annunciò che il Coro lirico che partecipava all ‘evento si sarebbe chiamato da quel momento “Coro lirico Marietta Alboni – Città di Cesena”; scelta voluta dall’allora Presidente del Coro, Signor Bettino Campidelli, ma anche da parte della “Associazione Amici della Musica” e da altri soggetti sensibilizzati da Michele Massarelli era stata avanzata questa richiesta.
A Bologna nel locale Liceo Musicale sono custoditi i registri che riportano i dati della allieva Marietta, ma come detto il grosso della ricerca andava fatto all’estero.

Sono scarni di notizie le pubblicazioni italiane dei primi decenni del 900, però  sufficienti a farci capire che Marietta Alboni  era stata relegata a figura secondaria o addirittura era stata dimenticata nel proprio Paese.
Probabilmente l’essere divenuta cittadina francese anche per matrimonio e l’avvento del fascismo nel nostro paese contribuirono a farla dimenticare in Italia.
Solo la globalizzazione poteva e potrà  contribuire a un grandioso recupero della sua figura. Un altro grosso contributo arrivò con la traduzione dal francese della biografia “Marietta Alboni ” del Pougin, traduzione fatta da Michele Massarelli e con note del sottoscritto.
Tramite la ricerca su internet era stato possibile ricostruire parte di quanto sconosciuto da noi in Italia: scoprire che quando Marietta andò in tournée in America venne varato un clipper in suo onore, il ” Clipper Alboni”, scoprire che l’ammirazione che il grande poeta americano Walt Whitman aveva per la Alboni fu determinante a creare il Whitman poeta e celebre autore di “Foglie d’erba”, scoprire che la Alboni era indicata come la prima interprete della canzone “La paloma” di Iradier.
Il tutto rendeva veramente grande la nostra artista.

Avevo preso contatto, in cerca di notizie con vari studiosi o centri di documentazione all’estero.
Trovai di solito molta disponibilità, anche nel farmi correggere le informazioni errate  che loro avevano da Crescentino (AL), paese natale di Luigi Arditi, che accompagnò la Alboni nella tournée americana, a Cuba, alla Spagna agli Stati Uniti e così via.
Mi limito nel menzionare, la Signora Sigrid Faltin, regista tedesca del film documentario “La Paloma” che racconta la storia di questa canzone, e lo spagnolo Alvaro Fernandez Rodas che ha contribuito a ricostruire la tournée americana della Alboni e mi ha dato più informazioni sul “La Paloma”.
Tra il Coro Alboni di Cesena e quello Tifernate abbiamo avuto due incontri, con uno scambio reciproco di visite.
É stato importante quello del 9 ottobre 1999 nella Cattedrale di Cesena, un felice gemellaggio musicale tra Cesena e Città  di Castello nel nome della nostra grande artista.
Felice anche la coincidenza della data, era infatti il 9 ottobre del 1847 quando debuttò all’Opéra di Parigi: come Lei disse, “…uno dei momenti più belli della vita.”

Proseguendo in questo recupero presi contatto con il Professor Piero Mioli noto musicologo, che è anche docente in quello stesso Liceo Musicale di Bologna dove studiò Marietta, e studioso di Rossini.
Chi meglio di lui poteva dare maggior lustro al nostro contralto?
Mioli ha raccontato esaurientemente l’artista in varie occasioni e contribuirà  a farla conoscere anche in futuro.
É importante ricordare i lavori dei professori Romano Pieri, per il quotidiano “Il Resto del Carlino” e Luigi Riceputi, per la “Società di Studi Romagnoli”.
Meritorio, nel creare interesse verso la cantante, è stato anche il contributo dei due Cori Alboni : l’attività del Coro Alboni “cesenate” ha fatto conoscere la cantante ai romagnoli, favorendo così quell’opera di recupero che s’andava da noi facendo.
Ad esempio, durante la presidenza del Coro da parte di Bruno Benvenuti è stata inaugurata la piazzetta Marietta Alboni nella area antistante al luogo dove la Alboni abitò, aggiungendosi alla via Alboni a Città  di Castello, oltre a una via e a una “square”na Parigi.
Recentemente anche il paese di Bagnacavallo (Ra), patria della famiglia Alboni, ha intitolato una via al celebre contralto.

Proseguendo in questo recupero era fondamentale che nel nostro Teatro fosse presente un’opera che la ricordasse. Determinante il contributo del Coro Alboni a mantenere vivo l’interesse per questo recupero nel sensibilizzare un artista locale, lo scultore Domenico Neri.
L’11 ottobre 2008 – nel foyer del Teatro Comunale “Alessandro Bonci” di Cesena – è stato inaugurato un busto bronzeo raffigurante Marietta Alboni ed è stata scoperta una lapide a ricordo del suo debutto in questo Teatro.
L’opera è stata interamente donata dallo scultore, che si è detto meravigliato dalla grandiosità del personaggio.
Presenti all’inaugurazione anche il Sindaco di Cesena, Giordano Conti, e il Professor Mioli che ha celebrato degnamente l’evento.
La cerimonia  è stata resa maggiormente suggestiva dall’ascolto della canzone “La Paloma” nel momento dello scoprimento del busto e della lapide commemorativa.
Non mi è possibile ricordare gli innumerevoli cesenati che hanno contribuito a questo recupero, anche con entusiasmo, quasi dovessero soddisfare un desiderio inconscio.
Ora, al fine di onorare ulteriormente il grande contralto, perché non istituire a Cesena un “Concorso lirico internazionale  Marietta Alboni”? Un podio di voci da tutto il mondo in sua memoria…
Si suggellerebbe così quel legame che c’era tra la giovane Marietta e la sua città.

A cura di Lelio Burgini